Allora… partendo dal presupposto che di questo intervento non se ne accogerà anima viva, mi sento abbastanza libera di scrivere qualunque cosa mi passi per la testa… Io credevo che non avrei mai perso quello che avevo conquistato e invece tutto è finito chissà dove… Lo so, ho sbagliato, ultimamente sono successe delle cose e io non sono stata abbastanza altruista da offrire il mio conforto, anche solo silenzioso, a chi ne aveva un estremo bisogno. L’ho fatto in nome del mio egoismo, perchè io stavo male, mi sono sentita inutile e quindi mi sono detta che la mia presenza o la mia assenza non avrebbero fatto la differenza. Poi sono arrivata qui. Ho fatto quello che volevo fare, ne ho ricevuto il minor appagamento possibile e il maggior dolore immaginabile. E ora la pago. Va tutto come deve andare. La colpa è di nessuno, probabilmente solo mia. Come al solito. Sono io che ho causato la mia stessa solitudine, il mio stesso dolore, la mia stessa rabbia, la mia sensazione di abbandono, di essere prematuramente caduta nel più totale oblio. Sono sola, sola con me stessa. E, credetemi, allo stato dei fatti non è una bella compagnia. Ieri qualcuno ha gradito la mia presenza. Ma tutti gli altri, dove sono tutti gli altri???? Le persone più significative della mia vita sono sparite, come se qualcuno avesse detto loro che io me le sono dimenticate, che non le voglio più sentire nè vedere. Sembra che qualcuno abbia fatto un controincantesimo per spezzare l’equilibrio che avevo creato. Anzi, no, CHE MI ERA STATO GENTILMENTE CONCESSO.
Vedete, io evidentimente mi credo più potente di quello che sono e perciò la pago. Sempre e comunque. Sono condannata a volere tanto bene e a perdere chi me ne vuole… Si tratta di un contrappasso. Un contrappasso crudelissimo, degno di un girone dantesco. Mi ritrovo qui, nel mondo eppur sola, con niente, con nessun conforto. Mi si nega quello che ho negato io. Tutto ciò me lo sono meritato. Perciò, di che lamentarsi??? Mettiamola così: non voglio lamentarmi, vorrei solo capire se la gente davvero si è dimenticata di me… Cioè, mi sembra assurdo… Beh, è il tipico errore che commette chiunque commetta uno sbaglio di cui è consapevole ma alla fine dei conti, per quanto magari lo confessi anche apparentemente senza problemi, non vuole attribuirsi. In pratica, io sbaglio e poi non voglio assumermi le responsabilità conseguenti. Non accetto di essere legittimamente punita per qualcosa che non avrei dovuto fare. Ve lo dico, non mi hanno arrestata, il mio errore non è un reato perseguibile dalla legge degli uomini. E infatti non sono certo gli uomini che mi stanno punendo. Si tratta di Qualcuno che agisce tramite gli uomini. Tramite le persone cui tengo di più… Anche se mi sembra terribilmente ingiusto, anche se soffro come un cane, anche se mi sembra di soffocare, anche se mi sento una vittima, una schiava, un surrogato d’essere umano, anche se sono consapevole di aver sprecato ormai tutte le mie possibilità di vedere esauditi i miei desideri, vorrei sapere perchè non mi si concede una possibilità. Quello che vorrei dimostrare non l’ho mai potuto dimostrare… Non ne ho mai avuto occasione. E certo, confesso di essere molto esigente nei confronti delle occasioni che credo meritevoli di attenzione, però per una volta che sono convinta che tutto possa andare per il verso giusto… niente.
La cosa peggiore è che sembra che sia impossibile che io stia male. In fondo ho tutto quello che voglio. Un futuro quasi certo…
Cosa sarebbe dovuto venire dopo non ve lo so dire perchè ho riscoperto questo intervento per caso. Me ne ero totalmente dimenticata e, infatti, non era concluso… Non dico che vorrei rivivere il momento, ma sarei molto curiosa di sapere che cosa mi fosse successo nel caos più generale di un periodo conclusosi da poco per trovarmi a scrivere siffatte parole… Non lo sapremo mai, né io né voi…
Cosa sarebbe dovuto venire dopo non ve lo so dire perchè ho riscoperto questo intervento per caso. Me ne ero totalmente dimenticata e, infatti, non era concluso… Non dico che vorrei rivivere il momento, ma sarei molto curiosa di sapere che cosa mi fosse successo nel caos più generale di un periodo conclusosi da poco per trovarmi a scrivere siffatte parole… Non lo sapremo mai, né io né voi…